Che cos’è
Col termine inversotelia si intende la condizione patologica in cui la mammella invece di terminare a punta rientra all’interno, perché i capezzoli mammari sono introflessi cioè rivolti verso l’interno.
Quali sono le cause
Tale patologia è causata da aderenze alla base del capezzolo, che tirano la pelle producendo l’adesione al tessuto sottostante e quindi un certo grado di differenza fra i due capezzoli.
Alcune persone, in maggioranza donne, ma anche alcuni uomini, nascono con capezzoli introflessi a causa della struttura del capezzolo o della pelle circostante. Altre persone sviluppano invece questa condizione in seguito a una serie di cambiamenti avvenuti nel tempo, come:
- accorciamento dei dotti galattofori dovuto a stati infiammatori,
- modificazioni significative nelle dimensioni e nel sollevamento del seno,
- raramente manifestazione di cancro al seno. Nel caso di comparsa di inversione del capezzolo senza cause apparenti è bene rivolgersi ad un medico.
Circa un terzo delle donne alla prima gravidanza può sperimentare un certo grado d’introflessione del capezzolo.
Dal punto di vista funzionale i capezzoli piatti o introflessi possono rendere difficile l’allattamento per sia per la madre che per il neonato.
Diagnosi
Per determinare se i capezzoli sono piatti o invertiti è sufficiente eseguire un semplice, sicuro ed efficace “Pinch Test” cioè test del pizzicotto, che non ha controindicazioni anche se eseguito durante la gravidanza. Esso consiste nel pizzicare il capezzolo. Se questo è normale, quando pizzicato si erge, mentre se è introflesso non reagisce né al pizzicotto, né al freddo.
Trattamento
L’intervento chirurgico consigliato in caso di inversotelia ha lo scopo di risollevare il capezzolo, tagliando o preservando i dotti galattofori, a seconda che la paziente desideri o meno mantenere la possibilità di allattamento al seno.
Post trattamento
La correzione chirurgica si esegue in anestesia locale ed in regime ambulatoriale.
Successivamente si dovrà indossare una piccola medicazione impermeabile per circa 7 giorni.
I punti di sutura sono riassorbibili e le cicatrici quasi invisibili, poiché camuffate dalla colorazione più scura dell’areola circostante.
Rimane la possibilità di recidiva, che comunque potrà essere corretta con un ulteriore piccolo intervento chirurgico.
Informazioni utili sull’intervento
Da valutare nello specifico del caso con il chirurgo plastico per concorrenza di troppi fattori clinico-anatomici e morfostrutturali.
Anestesia
Locale
Durata intervento
15 - 20 minuti
Ricovero
Non necessario
Ritorno al lavoro
immediato
Lavoro faticoso
7 - 10 giorni
Attività sportiva
20 giorni