Lesioni difficili
Le ferite difficili costituiscono un ambito medico particolarmente vasto che riguarda ferite, piaghe ed ulcere che guariscono con difficoltà.
Cosa si intende per ulcera cutanea
L’ulcera è una piaga che interessa via via sempre più profondamente i vari strati della cute, soprattutto degli arti inferiori, fino ad arrivare anche ai muscoli. Sono lesioni che hanno una scarsissima tendenza alla guarigione, spesso sono molto dolorose ed hanno la propensione a recidivare.
Si localizzano più frequentemente negli arti inferiori per vari motivi:
- Gli arti inferiori sono più soggetti ad alterazioni del sistema circolatorio;
- Le gambe possono essere interessate da traumi;
- Il piede è interessato negli anziani da deformazioni dovute all’artrosi;
- Infine, lo scarso spessore della cute nel segmento distale della gamba è un terreno che favorisce la comparsa delle lesioni.
Le ulcere sono un problema complesso, misconosciuto ai più e spesso sottovalutato. Occorre, dunque affrontarlo in modo corretto, in ottica multi-disciplinare, prendendo in considerazione innanzitutto le cause che hanno portato alla formazione della lesione, sulla cui base andrà definito il più appropriato percorso terapeutico.
La formazione di una lesione cronica ulcerata della cute può derivare da diversi fattori e numerose sono le cause che possono ritardare ed ostacolarne la guarigione.
Nel trattamento di queste lesioni è fondamentale identificare e correggere i fattori che impediscono la normale evoluzione del processo ripartivo, perché solo questo può garantire il successo terapeutico.
Genesi delle ulcere
Circa il 80% delle lesioni ulcerative croniche cutanee è costituito da ulcere da pressione (cioè ulcere da decubito), ulcere venose e ulcere del piede nel soggetto diabetico.
L’altro 20% comprende ulcere da malattie immunologiche, dermatologiche, neurologiche, da neoplasie.
Classificazione dei diversi tipi di ulcera
L’incidenza delle lesioni da pressione, o da decubito, è andata aumentando negli ultimi anni a seguito dell’aumento della popolazione anziana e con patologie cronico-disabilitanti. In questo caso è importante da un lato prevenire e trattare i fattori che ne favoriscono la formazione (malnutrizione, anemia, diabete, incontinenza urinaria e/o fecale), dall’altro evitare i fattori meccanici che agiscono localmente sulla cute (la posizione obbligata per ore, lo stiramento e lo sfregamento della cute).
Provoca alterazioni dei vasi sanguigni, maggiore suscettibilità alle infezioni della pelle, stato infiammatorio cronico: tutti fattori di rischio per la formazione di ulcere. Tra le infezioni più temute e invalidanti, il cosiddetto “piede diabetico” che colpisce circa il 25% dei pazienti diabetici.
Costituiscono il 70-80% delle ulcere da cause vascolari e si presentano più frequentemente dopo i 60 anni e nel sesso femminile. Sono dovute alla iperpressione sanguigna che si forma in vene varicose e molto dilatate.
Sono lesioni che compaiono generalmente in soggetti anziani, per lo più maschi, che presentano un deficit della circolazione arteriosa agli arti inferiori. La causa generalmente è l’alterazione del colesterolo o il fumo di sigaretta. Entrambi questi fattori causano un restringimento delle arterie associato a uno stato infiammatorio cronico che causa una diminuzione del flusso di sangue agli arti inferiori.
Trattamento
Data l’origine molto varia di tali lesioni, risulta essenziale un corretto inquadramento del paziente per identificarne le cause scatenanti ed il loro trattamento. Non ci si deve, infatti limitare a trattamenti con medicazioni locali, ma occorre individuare la causa della lesione per poterla trattare in modo appropriato. Potrebbe, quindi essere necessario eseguire esami strumentali ed ematici, modificare una terapia già in atto o iniziarne una nuova.
Non meno importante è il trattamento locale della lesione con l’impiego di prodotti adatti alle caratteristiche, alle dimensioni, alla profondità delle lesioni.
Recentemente si sono resi disponibili nuovi prodotti terapeutici ad elevato contenuto tecnologico (medicazioni avanzate e biologiche), la cui adozione deve sottostare ad un’attenta analisi guidata da principi di evidenza medica.
Ecco perché nel trattamento delle lesioni cutanee è fondamentale un approccio multidisciplinare, cioè affrontare il problema da diversi punti di vista e con competenze specialistiche eterogenee (chirurgia vascolare, generale, plastica, della mano e del piede, dermatologia, diabetologia, medicina interna).
Informazioni utili sull’intervento
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